Una pittura fatta di segni e tracce come se quello che resta sulla superficie fosse impronta o residuo di immagine slavata e corrosa, ombra colorata che si sgretola e sfalda, immagine persa e poi riacciuffata velocemente prima della sua sparizione ultima, il bianco del foglio o della tela presente e molto, chiarore pallido e tracce di colore antico di terra e aranci e marroni e rossi. Pittura seduta spiritica. E pennellata che, più si carica di memorie, impressioni e visioni, più si scarica inversamente di materia, seccandosi in bave sottili, filamenti nervosi, scie, rapidi trascinamenti e tracce sbiadite. (…)
Corpi sempre, come tenuti a una giusta distanza: figure nel paesaggio e figure in interno (…). Colore ancora, vibrante.
Massimiliano Fabbri, estratto critico della mostra Selvatico [TREDICI] – 2018 Fantasia / Fantasma – Pittura tra immaginazione e memoria al Museo Civico Luigi Varoli di Cotignola (RA)